Sapere come posso rinunciare ad un’eredità per la quale non ho alcun interesse a riguardo...

Rinuncia all’eredità

Cos’ è E’ la facoltà che viene riservata all’erede per manifestare espressamente la volontà di non accettare l’eredità, rendendo una dichiarazione al notaio o al cancelliere del Tribunale competente (cioè il Tribunale dell’ultimo domicilio del defunto), entro 6 mesi dalla morte, se si è nel possesso dei beni, o entro 10 anni se non si è nel possesso dei beni. Tale dichiarazione non ha effetto se non è osservata la forma prescritta. La rinuncia presuppone la morte della persona della cui eredità si tratta, cioè l’apertura della successione.
Tale scelta viene effettuata generalmente dall’erede quando l’eredità è gravata da debiti per non dovervi rispondere e in tal caso dovrà essere effettuata anche da tutti i discendenti del rinunciante. Può essere fatta anche per agevolare altri coeredi con un unico passaggio di proprietà qualora l’eredità sia attiva. La rinuncia non può essere parziale, né condizionata, né a termine
Chi può richiederlo Gli eredi; in caso di persone minorenni, interdette, inabilitate o di persone giuridiche, da chi li rappresenta
Dove si richiede Cancelleria Centrale e Volontaria Giurisdizione
Cosa occorre
  • certificato di morte in carta libera o autocertificazione
  • documento valido di riconoscimento in corso di validità
  • fotocopia del codice fiscale del defunto e del rinunciante (anche se minore/interdetto/inabilitato o sottoposto ad amministrazione di sostegno)
  • copia conforme del testamento (qualora esista)
  • nota di iscrizione a ruolo

I rinuncianti si devono presentare personalmente, se maggiorenni; nel caso di minorenni, si devono presentare entrambi i genitori in loro rappresentanza. Se richiesto per minore/interdetto/inabilitato o sottoposto ad amministrazione di sostegno, è necessaria una copia conforme dell’autorizzazione del Giudice Tutelare

Costi Due marche da bollo del valore di € 16 ciascuna, una marca per diritti di cancelleria del valore di € 11,06 oltre al’imposta di registro di € 200 da corrispondere all’Agenzia dell’Entrate tramite modello F23
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